Vecchia varietà diffusa nell'Appennino emiliano cesenate e nell'alta valle del Tevere. Il suo nome deriva dalla colorazione della polpa rosso-rosata, simile all'anguria (cocomero). Frutto di piccola pezzatura e di forma tondeggiante. Matura a fine settembre si conserva per meno di un mese. Per consumo fresco e data la scarsa conservazione per la produzione di conserve, confetture. È presidio Slow Food.